In un periodo di ristrettezze economiche l’essere umano si
ingegna per sbarcare il lunario meglio che può. Ed ecco l’idea per arrotondare
avendo un introito mensile in più e un conseguente risparmio economico:
affittare una stanza della propria casa. E’ sicuramente importante scegliere
bene il proprio coinquilino, anche perché la privacy innegabilmente risente di
una scelta di questo genere. Tuttavia i vantaggi sono comunque maggiori, affitto locale diviso, spese
condominiali, gas, luce, immondizia.
Una ricerca effettuata da un noto portale
italiano del settore, immobiliare.it, descrive come a fare questa scelta sono
non solo giovani studenti in cerca di condivisione, anche sociale diciamo,
bensì soprattutto famiglie i cui figli abitano altrove, che decidono di
affittare una stanza a un pendolare ad esempio. La ricerca segnala come spesso il
proprietario affitti infatti a persone che passano la settimana in città e che
nel fine settimana tornano nella propria casa d’origine, così da poter disporre
autonomamente degli spazi comuni almeno nei week end.
In una città come Torino si calcola ad
esempio che è possibile ricavare da 170 fino a 500 euro al mese. Oltre all’affitto
parziale della propria dimora questa ricerca mette in luce come anche per l’affitto di capannoni,
uffici e locali in genere si stia diffondendo questa usanza. Piccoli
imprenditori e professionisti freelance sono i soggetti che usufruiscono
maggiormente di questa idea condividendo spazi come le sale riunioni o le zone
relax; le tecnologie quali rete telefonica e internet, stampanti e server; e il
personale come segretarie e addetti alle pulizie. Una scelta saggia, che punta
alla riduzione dei costi con un occhio ad ovviare agli sprechi. Insomma si fa,
come si suol dire, di necessità virtù e in questo caso la condivisione degli
spazi, oltre ad essere una soluzione
decisamente risparmiosa, è anche “ecologica” (meno riscaldamento, meno luci accese
e via dicendo).
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